mercoledì 15 aprile 2015

Waffel di primavera

 

Finalmente è arrivata primavera! Aprile, il mese del mio compleanno, fatto di dolci risvegli, di aria frizzantina la mattina e caldo tepore la sera... O almeno questo che ci concede il tempo in questi ultimi giorni. I rami spogli del viale che fino alla scorsa settimana erano tristi e scuri si sono vestiti ora di timide foglioline verdi, che contrastano col cielo terso e azzurro. Tutto rinasce e con sé la voglia di uscite, scampagnate serene e cose belle.
E così la nostra colazione di primavera, una domenica spensierata fatta di giochi all'aperto e maniche corte!

Ecco i gustosi waffel, ricordo di un viaggio nel nordico Belgio, la marmellata che li colora e un po' di tempo a disposizione per una rara colazione domenicale in famiglia. Sarebbe bello diventasse una dolce abitudine.





Ingredienti (dosi secondo ricetta per la piastra)

3 uova
300 g di farina 00
375 ml di latte
80 g di burro
60 g di zucchero
1/2 bustina di lievito

Sbattere bene le uova con lo zucchero e il burro fuso, aggiungere la farina e il lievito ed infine a filo il latte.


Versare un mestolo della pastella ottenuta nella piastra per i waffel ed attenderne la cottura.
Servire con marmellata, cioccolata o sciroppo d'acero a piacere!

mercoledì 14 gennaio 2015

Focaccia alle erbette



 iversi anni fa, ai tempi dell’Università, tra un corso e l’altro, conobbi una simpatica ragazza emiliana. All’epoca mi stavo ancora avvicinando al meraviglioso mondo della cucina e una sera, dopo un pomeriggio a confrontarci sugli esami da preparare, a scambiarci gli appunti presi a lezione e interrogarci a vicenda sulle possibili domande che ci avrebbero fatto tremare all’esame, ci siamo recate alla panetteria vicina che sfornava pizza e specialità panificate dal profumi invitante. L’ideale per consolarci dopo un pomeriggio di studio.

Fu così che conobbi l’Erbazzone emiliano, torta salata ripiena di erbette, sottile e gustosa che mi ricordava molto la torta Pasqualina che fa mia mamma, anche se in veste diversa.

L’altra sera mi è venuta una certa nostalgia e così, con quello che avevo in dispensa ho preparato qualcosa di simile anche se lungi dalla sua storia.

In ogni caso, gustoso ed apprezzato anche in famiglia!

 
Ingredienti

500 g di farina 00 (io ne ho messi 100 di manitoba già che c’era)
50 g di burro
200 ml di acqua tiepida
1 cucchiaio raso di sale
1 uovo
1 cespo di coste (o spinaci o altre erbette di stagione)
1 spicchio d’aglio
1 confezione da 80 g di Philadelphia)
4 cucchiai di grana
Olio evo

Impastare la farina, con il burro a pezzetti, sale e acqua fino a formare una palla (in questo mi ha aiutato la planetaria). Lasciare riposare per mezz’ora-

Nel frattempo lavare le coste e lessarle in acqua bollente fino a che i gambi più duri si siano leggermente ammorbiditi. Scolare e strizzarli bene per fare uscire l’acqua in eccesso. In una padella ho messo a rosolare l’aglio tagliato a metà in con l’olio d’oliva, ho aggiunto le coste precedentemente tritate e ho saltato il tutto per una decina di minuti regolando alla fine di sale e pepe.

Dividere l’impasto in due metà (una leggermente più pesante dell’altra) e stenderle in due sfoglie sottile). Riempire la sfoglia più grande con le erbette, il formaggio spalmabile e il grana. Ricoprirle con la sfoglia più piccola e sigillare bene i bordi con i rebbi di una forchetta. Spennellare la superficie con un uovo sbattuto e cuocere a 200° per 35 minuti.

venerdì 2 gennaio 2015

Baci di dama con amaretti, nutella e mascarpone

 
Un dessert veloce per concludere una cena magari impegnativa? Semplice ma gustosi i finti baci di dama realizzati intingendo gli amaretti nel caffè e farcendoli una metà con mascarpone e una metà con la nutella, assemblandoli e passandoli nella farina di cocco… Un po’ di sosta in frigo e… voilà! Una delizia che si scioglie in bocca!



martedì 9 dicembre 2014

Torta salata porri e robiola



Festa di compleanno in famiglia! La nostra piccola figlioletta ha compiuto già due anni e bisogna festeggiare! L’immancabile torta di compleanno, tramezzini, salatini, patatine e pizzette e sfogliatine… E nelle buste della spesa rimane una confezione di sfoglia già pronta in più. Riutilizzata prontamente per una veloce torta salata dal gusto rustico e saporito. La foto non rende giustizia al sapore, da provare!

Ingredienti

Una confezione di pasta sfoglia rettangolare già pronta
½ porro
2 uova
80 g di robiola
50 g di speck
4-5 cucchiai di grana gratuggiato
Sale, pepe

Adagiare la sfoglia in uno stampo da plum cake rivestito da carta forno (io ho riutilizzato quella della confezione). Tagliare con un coltello la pasta in eccesso ed arrotolarla formando un bordo più spesso.
Bucherellare la base con i rebbi di una forchetta e rivestirla con le fette di speck.
Tagliare a rondelle il porro e farlo rosolare in padella con un po’ d’olio finche non si è ammorbidito e regolare di sale.
In una terrina a parte, lavorare la robiola con le uova, aggiungere alla fine i porri ed aggiustare di sale e pepe.
Versare il composto di robiola, uova e porri nello stampo.
Con la pasta avanzata tirare col mattarello una sfoglia sottile e ricavare delle strisce con la rotella dentellata. Ricoprire lo stampo con le strisce alternandole in diagonale come se fosse una crostata.
Spennellare i bordi e la superficie delle strisce con un po’ di latte,
Infornare a 180° per 25-30 minuti circa fino a che la sfoglia non risulti dorata.

giovedì 20 novembre 2014

Minestra di tagliatelle



Senz'altro una minestra nutriente. Peccato che a mio marito non piaccia molto, ma mia mamma la prepara spesso a casa, sicuramente meglio della solita pastina in brodo...

Ingredienti

2 uova
2 cucchiai di grana grattugiato
1/2 zucchina a julienne
sale
noce moscata
prezzemolo
brodo
qualche foglia di salvia
1 noce di burro

Sbattere le uova con il grana grattugiato, aggiungere il prezzemolo tritato finemente e regolare di sale e noce moscata.

Ungere una padellina da crepe con il burro fuso, quando la superficie è calda, versare un mestolo di pastella e formare una frittatina. Capovolgere aiutandosi con un mestolo antiaderente e cuocere d'altra parte. Adagiare su carta assorbente. Ripetere con la seconda frittatina.

Una volta intiepidite arrotolare le frittatine e con un coltello dalla lama molto sottile tagliare a fettine il rotolo di frittata formando le tagliatelle.

Nel frattempo avremmo preparato il brodo caldo (io uso del dado in polvere senza glutammato), quando bolle aggiungere la zucchina tagliata a julienne e le foglie di salvia. Lasciar cuocere per 5 minuti e poi unire le tagliatelle continuando la cottura per altri 3 minuti.

Versare sui piatti e cospargere a piacere con altro grana grattugiato.

mercoledì 19 novembre 2014

Carbonara con zucchine



 
Non c'è che dire... se si ha fame e poca pazienza da aspettare non c'è nulla di meglio che improvvisare una saporita pasta alla carbonara! Il marito voleva la carbonara e solo quella e così, detto fatto e accontentato... ma con un tono di verde delle zucchine che non guasta!

Ingredienti

Fusilli quanto basta (ma anche penne, spaghetti...)
Mezza zucchina
50 gr di pancetta
2 uova
grana grattugiato
sale, pepe

Sbattere bene le uova e mescolarle insieme al formaggio grana grattugiato, insaporire con sale e pepe. In una padellina antiaderente saltare la zucchina tagliata a spicchi con poco olio per circa 5 minuti, unire la pancetta a dadini e far saltare altri 5 minuti finché non rilascia il grasso. Far cuocere la pasta in acqua bollente salata e scolare al dente. Mantecare la pasta con le uova, la pancetta e le zucchine, scaldando sul fuoco per qualche secondo facendo rapprendere appena l'uovo. Buon appetito!

giovedì 13 novembre 2014

Diario di viaggio pusterese - Parte seconda



Ma in questa valle incantata la pioggia ha vita dura in questi giorni e il sole impera sopra le nuvole. Durante la notte il vento ha comandato e soffiato lontano, le stelle si sono scoperte alle serate estive e il cielo si accende di una trama ricamata, un merletto di stelle che ci invita a tendere il capo all’insù per contemplarlo nella sua bellezza. In montagna sembrano ancora più vicine e la poca illuminazione civile le lascia brillare fino a notte fonda, a fare compagnia agli abitanti dei boschi e alle cime nude.

In più serate abbiamo potuto godere di quest’omaggio partecipando alle feste tradizionali di paese: nel paese di Falzen, lasciato alle spalle la musica della banda, ci colpisce il Crocifisso della chiesa che si staglia luminoso, oltre le stelle, nell’oscurità.

A Brunico, abbiamo potuto assistere al concerto della banda di fiati con un repertorio del tutto inaspettato e fuori dagli schemi. Siamo arrivati in centro del paese proprio mentre la banda, abbigliata con i costumi tradizionali, sfilava lungo la strada principale, così a ritmo di tamburo li abbiamo seguiti marciando fino al palco!

Alla festa di San Giorgio un’altra orchestrina ci accompagna mentre assaggiamo Bratwurst e pane e a Falzen dove la musica dava avvio alle danze, Tirtlan e frittelle di mele alla cannella deliziano il nostro palato! Ma è tempo di novità e decido così di impiegare gli ultimi giorni alla scoperta di valli mai viste, quasi un’isola che non c’è!

Di buon mattino ci dirigiamo verso Campo Tures e imbocchiamola strada in salita per Valle di Molini. Oltrepassato il centro di Selva notiamo un piccolo laghetto adibito alla pesca alla mosca. C’è anche un gradevole sentiero che circonda il lago ma la strada è talmente bella che proseguiamo fino al paese di Lappago, l’ultimo in quota prima della strada a pedaggio per il lago di Neves.

Un cartello lungo il percorso attira la nostra curiosità e così svoltiamo alla scoperta della gola di Lappago, dove il torrente ha dato vita ad orridi e cascate d’acqua impetuosa che si frastaglia tra le rocce.
 

 Il sentiero è un po’ impervio da percorrere col passeggino, riusciamo a raggiungere solo le prime due stazioni panoramiche dove ci sono i vecchi molini e dove le guide informative narrano le storie di magia che attraversano le leggende contadine:

Il mugnaio, una figura spesso guardata con sospetto, un “furfante, visionario ed estraneo”. E una diffidenza, ad affidare ad altri il proprio grano, che pare avere da sempre indotto gli agricoltori a macinare in proprio il raccolto. I pigiatoi servivano a decorticare l’orzo, follare la lana e farne del loden, ricavare fertilizzanti dagli ossi, frantumare i minerali, preparare il caffè con i fichi… che libertà!

Rientrando ci fermiamo in un piccolo parco giochi di legno dove Sofia vuole sgranchirsi un po’, una piccola oasi di tranquillità al limitare del bosco e lungo il torrente. Mi immergo persino nel percorso Kneipp, dove dopo i primi secondi di sano refrigerio, sono costretta ad accelerare il passo per il gelo!

Quella mattina notiamo anche come i contadini delle varie fattorie posizionano i contenitori di latta del latte raccolto dalle proprie mucche ai bordi delle strade in attesa delle cisterne del consorzio adibite alla raccolta. Che bella organizzazione!


Il pomeriggio lo dedichiamo al lago di Anterselva, nell’omonima valle tra Brunico e Monguelfo. Pure qui rimaniamo incantati dai bei colori dalle tonalità verde smeraldo, con le cime che si riflettono sulle sponde. Vi passeggiamo attorno, avvolti dalla tranquillità, dai profumi del sottobosco, dai suoni del ruscello.


A pochi chilometri, proseguendo, si raggiunge passo Stalle, valico austriaco a 2.052 mt. Al ritorno dalla passeggiata ci aspetta una fetta di Apfelstrudel bella calda alla piccola baita di legno.

E’ venerdì, ultimo giorno in cui saremo ospiti in questa meravigliosa vallata. E’ il momento di Buba: abbiamo scoperto il Kurpark, nel paese di Villabassa, parco giochi ospitato in un’area boschiva di cinque ettari. Diviso in due aree giochi per età come parco avventura per i più grandicelli. Alberi alti e secolari abitano il parco, un piccolo stagno popolato da anatre e germani, libellule eleganti e diverse specie di uccelli.

Al limitare del parco è stata adibita una piccola area benessere con tanto di percorso Kneipp e camminamenti su diverse superfici di terreno e addirittura un inalatore naturale di essenze di pini mugo. Pare che trascorrendo almeno mezz’ora al giorno 2-3 volte la settimana migliori le funzionalità dell’apparato respiratorio e pervenga le infezioni tipiche del periodo autunnale.
 
Mi siedo qualche minuto a respirare il profumo delle resine degli aghi di pino, chiudo gli occhi rimanendo in ascolto del gocciolio dell’acqua dalle fronde e dell’aria pulita che gonfia i polmoni.

Per Buba il divertimento è assicurato nell’area giochi: altalene, scivoli, animali saltellanti, giostrine. La mamma si riposa dondolante sull’amaca.

Ultima tappa nel pomeriggio a Monguelfo: c’è il Festival del cioccolato! Lungo la via principale numerosi espositori: pasticcieri, scultori di cioccolato e cioccolatieri si esibiscono ed espongono le proprie creazioni dolci. Si annusa nell’aria il profumo di cacao! Che meraviglia: dalla gioia per il palato allo splendore per gli occhi la vista delle cime!

E così giunge troppo in fretta la fine della nostra vacanza in montagna. Salutiamo a malincuore gli animali della fattoria, persino la scontrosa Lassie, che alla fine della settimana si è ammansita e ci saluta scodinzolando per ricevere una carezza.
E’ un arrivederci, mi ripeto, allontanandoci dai verdi monti. Il pensiero che esisterà sempre un posto così bello dove tornare, addolcisce il distacco e trasforma la nostalgia in sogni.